sabato 11 luglio 2009

IMPERFETTO NATURALE


PAOLO LOPS, quando l'imperfezione è naturale
di Francesco Giuliani

Paolo Lops è un notaio di San Severo, classe 1952, che nutre da anni una viva passione per la scrittura.
Non a caso collabora a varie riviste giuridiche ed ha diretto per alcuni anni un’importante testata specialistica nell’ambito del notariato.
Nel 2005 ha tra l’altro dato alle stampe un volume intitolato “Analisi logica del notariato”, sottolineando il ruolo e le finalità di questa professione.
Ora è la volta di un testo che sconfina apertamente nell’ambito letterario e filosofico, “Imperfetto naturale” (Sentieri Meridiani Edizioni, Foggia, pp. 191, euro 16).
La differenza, però, è solo parziale, dal momento che Lops mostra sempre la sua attitudine ad andare al fondo dei problemi, esaminando certosinamente tutte le questioni connesse all’argomento che di volta in volta affronta.
La metodologia, però, per dir così, è applicata all’uomo, al suo essere, ai suoi rapporti con il prossimo, e ne viene fuori un testo scritto con molta cura e proprietà.
Il libro è sottotitolato “Piccola antologia per una cultura positiva dell’imperfezione” e si apre con una prefazione in cui si chiariscono alcune idee generali.
“Nulla è perfettamente compiuto in noi – si legge – ed in quello che ci circonda. Ciò che ci coinvolge e contraddistingue non è la perfezione, ma la minore imperfezione possibile.
I limiti che riconosciamo in altri ed in noi stessi non sono determinanti, e dovremmo apprezzarli come tali”.
Insomma, la ricerca della saggezza passa attraverso questa constatazione, che può diventare un punto di forza, se ben utilizzata.
Per dimostrare questo assunto, Lops utilizza dei brevi ma densi capitoli, dai titoli filosoficamente invitanti, del tipo “Il grande assente”, “Debiti affettivi”, “La vita non vissuta”.
In tutti i capitoli troviamo alcuni pensieri o alcuni brani di personaggi più o meno importanti, scelti per la loro significatività, accompagnati dalle riflessioni di Lops, che guida il lettore alla scoperta della possibile sapienza. “Volontà irrazionale”, ad esempio, si apre con una celebre lirica di Montale, mentre in altri casi le fonti sono meno note, ma ugualmente rilevanti.
“Imperfetto naturale” è un testo da leggere a piccole dosi, qualche pagina al giorno, magari quando la mente non è troppo stanca, vista la qualità della scrittura del notaio Lops, sempre forbita e densa di richiami filosofici.
Gli argomenti sanno essere senz’altro coinvolgenti, come, ad esempio, in “Debiti affettivi”, dove salgono in primo piano le difficoltà nei rapporti tra familiari, che talvolta originano ferite difficili a guarire.
Essere dei figli e poi dei genitori non è facile, e l’autore ce lo ricorda in modo decisamente originale.
Ma questo è solo un esempio tra i tanti che si possono ricavare da questo volume, accompagnato dalle pregnanti illustrazioni di Francesco Sessa, mentre in copertina spicca un ritratto di Alberto Giacometti, dall’inquietante evanescenza.

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