mercoledì 8 luglio 2009
Il nuovo Complesso parrocchiale di San Giuseppe artigiano in San Severo
Don Salvatore Camillo ha chiesto al sottoscritto e agli amici presenti di fare una relazione sul progetto del complesso parrocchiale di San Giuseppe artigiano. Quali sono le ragioni della forma in un progetto? Come ha detto un artista contemporaneo " le ragioni della forma sono sempre un mistero". Le vere ragioni , le piu` profonde sono difficili da spiegare: esse nascono dall`inconscio, dalle regioni piu` segrete dell`animo degli esseri umani. "I primi segni che la matita traccia sul foglio, prima ancora che le idee siano apprese con chiarezza nello schermo mentale sono le tracce di un pensiero nascente che il disegno cerca di trascrivere, sono i primi tratti di una visione piuttosto che la rappresentazione di cio` che nella mente ha gia` preso forma, e` l`inconscio che disegna, aggirando la coscienza. Il disegno serve a prendere coscienza, ad esplorare, a riportare alla luce. a proiettare". E ancora:"L`opera e` una metafora della vita e il processo creativo che la sottende e` una trasposizione della ricerca di se`". Ma cio` non toglie che esse (le ragioni) vadano spiegate a chi le chiede. Per forza di cose dovro`ripercorrere sommariamente le vicende che hanno portato alla costruzione del complesso parrocchiale e quindi mi scuserete se saro` autobiografico. La storia inizia nel 1979, ero appena laureato e Mons.Agostino Favilla, che tutti ricordiamo sempre con grande affetto e devozione, mi disse che si sarebbero realizzate negli anni due nuove parrocchie. Questa fu in assoluto la mia prima occasione professionale di rilievo e iniziai ad informarmi sulla problematica dei complessi parrocchiali e sulle aree previste nei due Peep. Nello stesso tempo, il comune di San Severo mi incaricò della direzione dei lavori di una scuola materna progettata dall`arch.ing. Giovanni Musacchio. L`arch. Ing. Giovanni Musacchio e` l`autore di quasi tutte le opere di edilizia scolastica di San Severo. Per avere delle spiegazioni sul suo progetto mi recai a Foggia nella sua abitazione studio e fui colpito dalla sua personalita`: uomo cordiale, di grande umanita` e ammiratore della architettura del finlandese Alvar AALTO. Non conoscevo le opere di Aalto e, dopo aver letto qualche libro, decisi di andare in Finlandia per vederle. L`arrivo ad Helsinki ed i primi tre giorni che passai sempre in albergo furono molto noiosi perche` pioveva a dirotto e pensai che mai piu` sarei tornato in un paese cosi` lontano e freddo. Ci ritornai, al contrario, per dieci anni di seguito durante le vacanze estive per periodi di uno o due mesi. Ho visitato quasi tutta la produzione architettonica di Alvar Aalto in Finlandia e anche quella contemporanea: la Facolta` di pedagogia di Jyvaskyla, il Municipio di Saynatsalo, la biblioteca di Rovaniemi, la chiesa di imatra, il palazzo dei congressi di Helsinki, la casa e lo studio dell`architetto a Munkinniemi. Il livello della produzione edilizia in Finlandia e` altissimo, gli architetti sono molto impegnati nei concorsi di progettazione e sono ammirati e studiati in tutto il mondo per i risultati raggiunti. “Suomi on kaunis maa mutta kylma”. Helsinki e` una piccola citta` ricca di belle opere di architettura, in questi mesi si sta costruendo il nuovo museo di arte moderna del costo previsto di circa 100 miliardi, progetto dell`architetto americano Steven Holl. In estate, risiedevo nel villaggio politecnico di Otaniemi, sede delle facolta` di ingegneria e di architettura, importante progetto di Alvar AAlto, in cui l`elemento fulcro della composizione e` l`auditorio, il celebre auditorio, ispirato dalla architettura greca: il teatro di Epidauro. Questo auditorio e` una immagine fortissima ed indimenticabile ed e` stata la prima idea del progetto del complesso parrocchiale di San Giuseppe artigiano. Non si puo` parlare di una architettura finlandese: i rapporti tra l`italia, il mondo greco latino o mediterraneo e i paesi nordici sono sempre stati di mutuo scambio. Alvar Aalto era spesso in Italia per trarre ispirazione dalle citta` e dalle piazze italiane: Siena, Firenze, San Gimignano sono la sorgente della sua ispirazione architettonica. Un altro architetto finlandese Juha Leiviska è, forse, l`unico vero ideale allievo di Aalto; architetto noto internazionalmente, nella ultima Biennale di Venezia, aveva un padiglione tutto suo, si e` fatto conoscere per i suoi progetti di complessi parrocchiali: San Tommaso ad Oulu e ad Helsinki quello di Myyrmaki, diventati meta di pellegrinaggio di studiosi ed ammiratori di tutto il mondo. Nel 1985, il vescovo di San Severo Angelo Criscito istituisce le due nuove parrocchie di San Giuseppe artigiano e della Sacra famiglia. Sono nominati i due nuovi parroci e, prima delle dimissioni ` del Vescovo, si vogliono costruire due edifici che facciano da chiesa provvisoria ma che vengano poi conglobati nel complesso parrocchiale. Il sottoscritto che, negli anni precedenti, aveva gia` fatto degli studi di progetto presenta al Vescovo i suoi disegni di progetto che vengono accettati. I progetti generali e il progetto delle cosiddette Aule ecclesiali sono presentati ancheal Sindaco del Comune di San Severo. Con l`arrivo del vescovo Carmelo Cassati, il progetto della Sacra Famiglia va per altra strada, quello della parrocchia di San Giuseppe viene in breve tempo realizzato dalla impresa Iuso e Di Gennaro, sotto la direzione dell`ing. Luigi Siena Nel mese di agosto del 1990 ero in villeggiatura, ma mia moglie era in attesa e il mare le faceva male per cui decidemmo di tornare a San Severo il giorno di Ferragosto. La mattina del giorno dopo, don Salvatore mi telefono` per dirmi che aveva ricevuto un avviso da don Michele Prattichizzo e che avevamo due settimane di tempo per preparare il progetto esecutivo del complesso parrocchiale al fine di ottenere il finanziamento della Cei. In due settimane, dal 16 al 31 agosto, feci il progetto e lo presentammo a Roma dove ottenne il finanziamento del 70 per cento dell`importo stimato e si diede inizio ai lavori. Il progetto delle strutture in calcestruzzo armato venne predisposto dall`amico ing. Primiano Cala`, ex allievo di don Salvatore, la direzione dei lavori svolta dall` ing. Luigi Siena. L`impresa esecutrice e` stata quella dei signori Mario Iuso e Silvano Di Gennaro, benemeriti artigiani, che sempre hanno operato con grande spirito di servizio e competenza tecnica. I lavori sono stati completati nel 1997, dopo un periodo piuttosto lungo di interruzione dei lavori dovuto all`esaurimento dei fondi fino a quando don Salvatore, con la sua fede e testardaggine, non ha deciso che la chiesa doveva essere completata, anche a costo di qualche debito.
Francesco SESSA, architetto
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