Un libro per far riemergere dall'oblio la figura di Nicola Schiavone, importante artista della Puglia del '900, originario di Torremaggiore. Allievo dei grandi scultori della scuola torinese come Stagliano e Bistolfi, Schiavone ha operato a cavallo tra le due guerre e nel primo ventennio della Repubblica. Il libro a lui tributato è un'importante pubblicazione edita da Claudio Grenzi e frutto di un'approfondita ricerca in archivi pubblici e in collezioni private, documentata con dovizia di immagini e passi critici dall'autore, Gianfranco Piemontese, storico dell'arte e docente presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce.
Il volume dal titolo “Nicola Schiavone, scultore, pittore, architetto nella Puglia del '900” è stato presentato sabato sera nel Castello Ducale di Torremaggiore, stracolmo di pubblico per l'occasione, alla presenza dell'autore e della grande critica d'arte Bianca Tosatti che nella sua relazione ha sottolineato l'"allure di modernità delle opere di Schiavone", in una scultura emancipata dai modelli del ventennio fascista e manifestata attraverso l'invenzione di un vero a proprio genere, la "texture, che donò nuova pelle alla materia". La pittura di Schiavone, poi, secondo la Tosatti è pregna di "pathos temperamentario" e capta lo spirito del tempo con lavori definiti “freschi e veloci”, "la sua architettura elegante e sobria", come testimoniano le innumerevoli cappelle funebri realizzate da Schiavone proprio a Torremaggiore.
Insomma un'artista poliedrico e ancora troppo sottovalutato, che sacrificò la sua carriera artistica per la famiglia, e che in vita non ebbe mai la soddisfazione di una mostra personale. Per questo il sindaco di Torremaggiore è intervenuto per annunciare un nuovo impulso del Comune alla valorizzazione dei lavori dell'artista, a cui in futuro verrà anche intitolata una via. Se il libro ha presentato l'artista, la figlia, Telma Schiavone, ha parlato di un padre affettuoso e un uomo discreto.
Una presentazione sontuosa, quella dedicata al volume su Nicola Schiavone, che ha visto anche il contributo musicale dei maestri del Conservatorio "U. Giordano" di Foggia, Rosanna Lo Mele al vibrafono, Angelo de Cosimo alla viola e Norma Di Leo al flauto traverso.
Torremaggiore, 27/01/2014 13.29.33
di Fabrizio Sereno
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