martedì 19 ottobre 2010
David CHIPPERFIELD
David CHIPPERFIELD, il più europeo degli architetti inglesi
Il London Design Museum si prepara a festeggiare “il più europeo degli architetti britannici” con una rassegna interamente dedicata lavoro di David Chipperfield.
La mostra - che sarà inaugurata il prossimo 21 ottobre e resterà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2010 - si concentra sui momenti topici del percorso professionale dell’architetto nato a Londra 56 anni fa, autore di numerose e celebri opere sparse in tutto in mondo, dalla Germania alla Cina, passando per gli Stati Uniti e l’Italia.
Sobrietà, rigorosità e meticolosità sono i tratti distintivi delle architetture firmate da Chipperfield, assieme a un’attenta ricerca dei materiali e allo studio approfondito delle caratteristiche del sito di destinazione. In questo senso un ottimo esempio è fornito da volumi quali il Museum of Modern Literature a Marbach (Germania), vincitore dello Stirling Prize 2007, l’Edificio Coppa America a Valencia, il Figge Art Museum a Davenport, la Galleria d’Arte Contemporanea Turner di Margate e la Galleria Am Kupfergraben 10.
Tuttavia l’espressione massima della scrupolosità dell’architetto britannico può essere individuata, a ragion veduta, nel progetto per l’intervento di ricostruzione del Neues Museum di Berlino, realizzato tra il 1841 ed il 1859 da Friedrich August Stüler, parzialmente distrutto dai bombardamenti nemici durante la Seconda guerra mondiale e abbandonato a se stesso fino al 1997, anno in cui Chipperfield vinceva il concorso di progettazione per il recupero e la valorizzazione dell’edificio.
Il museo ospiterà le collezioni del Museo Egizio e dell’arte preistorica, e sarà aperto al pubblico a partire dal prossimo ottobre. “L’obiettivo principale del progetto – spiegano dallo studio David Chipperfield Architects – è consistito nel ricomporre il volume originario recuperando le parti della struttura che hanno resistito ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. La sequenza originaria delle diverse stanze è stata ricostruita con l’annessione di spazi di nuova costruzione che si sviluppano in continuità con la struttura esistente. Il recupero archeologico segue i principi dettati dalla Carta di Venezia, rispettando i diversi stati di conservazione dell’edificio storico. La ricostruzione delle parti dell’edificio definitivamente perse è stata realizzata senza pretesa alcuna di competere con le parti superstiti in termini di luminosità e superficie. Il recupero dell’esistente è stato guidato dall’idea che la struttura originale dovesse essere valorizzata nel suo contesto spaziale e nella sua materialità originale – il nuovo riflette ciò che è andato in rovina senza tuttavia imitarlo”.
Tra i “lavori italiani” di Chipperfield, premiato a Napoli durante la quarta edizione degli “Annali dell’Architettura e delle città” con il premio "Cubo d’Oro 2008”, si possono citare “La Corte dei Quattro Evangelisti” (intervento nell'ambito del progetto di ampliamento del Cimitero di San Michele in Isola) a Venezia; il costruendo polo museale “Area Ansaldo” a Milano; la Riqualificazione urbanistica del complesso ospedaliero universitario di Santa Chiara a Pisa, e la Cittadella Giudiziaria a Salerno.
Miriam De Candia
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