mercoledì 20 ottobre 2010

Joseph TODOROVITCH

Joseph Michael Todorovitch was born in San Gabriel, California in 1978. This young artist was inspired as a child by his grandmother, and has enjoyed the creative process as long as he can remember. Realizing art is life, he aggressively began to study drawing as a high school student, and then attended Cal State University Fullerton where he received his bachelor degree in fine art. During this time Joseph also studied at various southern California art schools and developed a great respect for sound draftsmanship and traditional painting. As he studied art history, he was greatly inspired by the painters of the 19th and 20th centuries. Also drawn to the work of contemporary masters, Joseph has continued to be heavily influenced by their naturalistic style. Determined to record his experiences through highly representational art, he enrolled at the California Art Institute. It was here that he would begin to refine his opinions about painting and develop sensitivity to his particular taste. Compelled to paint the human figure, Joseph's work reflects his perceptions of people and their environment, attempting to show the viewer excerpts of the lives of his subjects, moments in time that describe subtle emotional states and beautiful lighting. A student of the California Art Institute, Joseph has recently been invited to become an instructor at the school. Additionally, he has won several first place awards at multiple juried exhibitions, and has been a featured museum artist. Joseph is represented exclusively by Wendt Gallery in Laguna Beach, California. An Interview with Joseph Todorovitch Explain to us the type of art you do? I am a painter. I guess the work can be described as highly representational figurative painting. I'm concerned with classical fine drawing ability and natural looking depictions of people in our lives today. What is your favorite time to be creative? It varies, depending on whats happening with the proccess and what stage the painting is in. Generally, mid-day and into the night. I'm constantly immersed in the proccess of working on art; even away from the easal. I don't work on multiple paintings at the same. Each piece gets my full attention until it has come to fruition. How has the Arts Colony made you a better artist? The arts colony has contributed to my work by providing a venue for wonderfull people who enjoy the creative process and have sense of a creative community. I have painted many fascintating people whom I've met here. Do you have any shows coming up? I am currently working on a one man show in June at the Wendt Gallery in Laguna Beach with whom I'm exclusively represented by. Do you collect other artists work and whose? I do try to collect other artist's work but I find that my favorites are out of my price range at this time and are far too numerous to be realistic. I would enjoy mostly to collect old french academy drawings and marble sculptures from the turn of the century to name a few. How is life in the Arts Colony? Life in the Arts Colony is good. How can anyone complain with the state of other countries in the world. I'm extremely thankfull. Favorite place to hang out and or eat in Metro Pomona? Favorite place to eat is home when I'm able to find time to cook a full course meal and have some one special to share it with. Can't pick a favorite dish. Food is like color; we need a beautiful variety to satisfy our needs. My favorite place to hang out is with good company and music. The background should vary. What is your favorite and least favorite downtown noise & smell? My favorite noise is probably the train. When your half asleep in the morning it resembles an orchestra tuning up before a recitle. My least favorite I guess is the emergency vehicles. They signify peril. Favorite smell is my studio when its emaculate. Least favorite is the garbage dumpster. What tips can you give other artists who are thinking about moving to the Arts Colony? If other artist are thinking about moving here, I would encourage them to. The area needs free thinkers who are serious about their craft.

martedì 19 ottobre 2010

David CHIPPERFIELD






















David CHIPPERFIELD, il più europeo degli architetti inglesi

Il London Design Museum si prepara a festeggiare “il più europeo degli architetti britannici” con una rassegna interamente dedicata lavoro di David Chipperfield.
La mostra - che sarà inaugurata il prossimo 21 ottobre e resterà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2010 - si concentra sui momenti topici del percorso professionale dell’architetto nato a Londra 56 anni fa, autore di numerose e celebri opere sparse in tutto in mondo, dalla Germania alla Cina, passando per gli Stati Uniti e l’Italia.
Sobrietà, rigorosità e meticolosità sono i tratti distintivi delle architetture firmate da Chipperfield, assieme a un’attenta ricerca dei materiali e allo studio approfondito delle caratteristiche del sito di destinazione. In questo senso un ottimo esempio è fornito da volumi quali il Museum of Modern Literature a Marbach (Germania), vincitore dello Stirling Prize 2007, l’Edificio Coppa America a Valencia, il Figge Art Museum a Davenport, la Galleria d’Arte Contemporanea Turner di Margate e la Galleria Am Kupfergraben 10.
Tuttavia l’espressione massima della scrupolosità dell’architetto britannico può essere individuata, a ragion veduta, nel progetto per l’intervento di ricostruzione del Neues Museum di Berlino, realizzato tra il 1841 ed il 1859 da Friedrich August Stüler, parzialmente distrutto dai bombardamenti nemici durante la Seconda guerra mondiale e abbandonato a se stesso fino al 1997, anno in cui Chipperfield vinceva il concorso di progettazione per il recupero e la valorizzazione dell’edificio.
Il museo ospiterà le collezioni del Museo Egizio e dell’arte preistorica, e sarà aperto al pubblico a partire dal prossimo ottobre. “L’obiettivo principale del progetto – spiegano dallo studio David Chipperfield Architects – è consistito nel ricomporre il volume originario recuperando le parti della struttura che hanno resistito ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. La sequenza originaria delle diverse stanze è stata ricostruita con l’annessione di spazi di nuova costruzione che si sviluppano in continuità con la struttura esistente. Il recupero archeologico segue i principi dettati dalla Carta di Venezia, rispettando i diversi stati di conservazione dell’edificio storico. La ricostruzione delle parti dell’edificio definitivamente perse è stata realizzata senza pretesa alcuna di competere con le parti superstiti in termini di luminosità e superficie. Il recupero dell’esistente è stato guidato dall’idea che la struttura originale dovesse essere valorizzata nel suo contesto spaziale e nella sua materialità originale – il nuovo riflette ciò che è andato in rovina senza tuttavia imitarlo”.
Tra i “lavori italiani” di Chipperfield, premiato a Napoli durante la quarta edizione degli “Annali dell’Architettura e delle città” con il premio "Cubo d’Oro 2008”, si possono citare “La Corte dei Quattro Evangelisti” (intervento nell'ambito del progetto di ampliamento del Cimitero di San Michele in Isola) a Venezia; il costruendo polo museale “Area Ansaldo” a Milano; la Riqualificazione urbanistica del complesso ospedaliero universitario di Santa Chiara a Pisa, e la Cittadella Giudiziaria a Salerno.

Miriam De Candia

Nicola Maria MARTINO














PITTURA SENZA PAURA

NICOLA MARIA MARTINO Milano 11-28 ottobre 2006
OBRAZ Arte Contemporanea Vicolo Lavandai 4
Milano 11 - 28 ottobre 2006
info@obraz.it
www.obraz.it
NATO A LESINA NEL 1946
TITOLARE DELLA CATTEDRA DI DECORAZIONE DELL' ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI ROMA
Direttore dell'ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI SASSARI
TESTO CRITICO di Maurizio Coccia

PITTURA PURA (SENZA PAURA)?
Esiste una letteratura ormai sterminata, a proposito delle alterne sorti della pittura. Si tratta di un argomento che, seppur con andamento carsico, invariabilmente riemerge nel dibattito artistico. Da qualche tempo, però, complice anche il proliferare di mostre tematiche che la riguardano, il barometro della pittura segna stabilmente bel tempo.?Ciò comporta forse il suo definitivo affrancamento da ogni ansia da prestazione, dal bisogno, insomma, di doversi giustificare? Pare di sì. Quello pittorico, infatti, è tornato ad essere un linguaggio indipendente, emancipato da derivazioni, contrapposizioni, metamorfosi con foto, video, installazioni, ecc.?Dunque, la pittura è viva. Certo, non è una scoperta rivoluzionaria. Ma in tempi di allarmanti miopie storiche, è bene ricordarselo. Allo stesso modo, bisogna riconoscere a Nicola Maria Martino una straordinaria coerenza e lungimiranza, nell’affermare l’autonomia della pittura. Non dimentichiamoci che il suo viaggio inizia nei primi anni Settanta. In tempi, cioè, di dilagante dogmatismo (il Concetto) e velleitario narcisismo (il Comportamento), quando – tra i giovani che lo praticavano – il dipingere era considerato attività da Carbonari.?Da allora, grazie ad una sostenuta perseveranza stilistica e alla tenuta dell’ispirazione, il percorso di Nicola Maria Martino si è caratterizzato secondo una linea di assoluta compattezza, tanto che preferiamo parlare di Opus, piuttosto che di Corpus, nel commentarne le opere. Con formula tautologica, potremmo dire che tutta la sua opera concorre a formare un unico quadro, e che ogni quadro, a ben guardare, contiene tutti gli altri. Questo, in buona sostanza, perché sappiamo (e lui con noi) che ogni viaggio è illusorio; rappresenta in realtà un’esplorazione interiore, limitata al nostro immaginario. E anche i dipinti di Martino, alla fine, sono un esercizio autobiografico travestito da racconto morale. Potremmo definirlo, volendo, un esempio di “realismo soggettivo”.?L’istanza creativa degli esordi, negli anni si è andata progressivamente affinando, fino a raggiungere lo stadio, attualmente, di un personale astrattismo “costruttivo”. Oggi la pittura di Nicola Maria Martino è essenzialmente impostata sull’emozione della forma-colore. I dipinti appaiono come campi di forze in tensione, architetture fondate su una spazialità aperta, corroborata da una geometria onirica, aleatoria. Ne risulta una sintesi di rappresentazione e decorazione, di simbolo e corporeità, di plasticità, linea, colore. E il cromatismo – sontuoso, pieno, sonoro – procede per addizioni; ogni colore sostiene, rilancia, accentua gli altri in uno smagliante continuum sensoriale.?Tra i soggetti, ritornano le tematiche care all’autore. Troviamo la persistenza del mito e la simbologia del ritorno, l’allusione colta, preferibilmente classicista, e il languore melanconico dei pomeriggi estivi. Ma, per quanto avvolto da un epitelio brillante, troneggia una sorta di spleen mediterraneo, il senso struggente di una nostalgia adulta, priva di illusioni.?Tuttavia, la preferenza accordata ad un determinato repertorio non ne attesta, necessariamente, l’eccellenza. Si tratta di una scelta che non risponde ad esigenze snobistiche di elezione, di esclusività. Non parlerei neppure di figurazioni archetipiche. Come Morandi, piuttosto, Nicola Maria Martino attinge ad un campionario limitato di articoli familiari, non problematici. Perché il soggetto non deve opporre resistenza, l’attrito contenutistico si deve ridurre al minimo per lasciare libero corso alla pittura. L’essere-nel-mondo di un soggetto, pertanto, nel suo caso è funzionale alla verifica della grammatica pittorica, della sua solidità strutturale. Le opere di Martino manifestano un’intuizione sintetica del mondo, non una sua analisi fenomenologia. E l’idea di pittura che ne emerge, è quella che le assegna il ruolo di progetto mentale, prima ancora che di attività tecnica.?D’altro canto, Nicola Maria Martino travasa nei suoi quadri una cultura cosmopolita e nutrita di interessi enciclopedici. Vi si mescolano storia e poesia, vocazione didattica e manualità, arte e frequentazioni internazionali. Ed è proprio qui, fra i tòpoi della letteratura e i padri nobili della pittura (Klee, Matisse, Licini e, appunto, Morandi), che nasce quel suo personale schema figurativo, che si diceva basato sulla rigorosa selezione del “motivo”.?Da questa attitudine nascono forme di bellezza cosmica, e non fisica. In alcuni passaggi, addirittura, quando il dettato si scioglie in una lingua vellutata e canora, si raggiunge una dimensione incantata, ultraterrena ma non trascendente. Alieno da derive mistiche o tentazioni universalistiche, Nicola Maria Martino presidia orgogliosamente il baluardo della pittura per affermarne la necessità storica.?Se vogliamo, è anche una petizione libertaria. Un atto di accusa verso il dilagare della volgarità, della logica della menzogna e dell’opportunismo, soprattutto in ambito artistico. Ma preferiamo immaginare Nicola Maria Martino come un flâneur che si aggira fra le macerie di una cultura quasi estinta, quella della limpida intelligenza madre della bellezza e della parola che la descrive. Un osservatore disilluso, infine, che registra, a futura memoria e monito, la topografia di una civiltà in procinto di scomparire. Senza offrire ricette salvifiche, ma con estenuata, sofferta eleganza.
Maurizio Coccia

Mostre personali
1976 - GALLERIA SOLIGO, ROMA
1977 - GALLERIA CIVICA D' ARTE MODERNA, SAINT VINCENT
1977 - GALERIE D' ART MODERNE" URNINA", DAMASCO
1978 - GALLERIA SOLIGO , ROMA
1978 - GALLERIA INTERARTE, MILANO
1980 - GALERIE N.R.A., PARIS
1980 - GRIFONE ARTE , MESSINA
1980 - GALLERIA LE ARTI, CATANIA
1981 - STUDIO SOLIGO, ROMA
1982 - STUDIO OGGETTO, CASERTA
1982 - GALLERIA RINALDO ROTTA, GENOVA
1983 - GALLERIHUSET, COPENHAGEN
1983 - STUDIO ERRE, ROMA
1984 - GALLERIA IL PONTE, ROMA
1984 - GALLERIA RINALDO ROTTA, GENOVA
1985 - GALLERIA LA LOGGIA, BOLOGNA
1985 - CHICAGO INTERNATIONAL ART EXPO, IL PONTE, CHICAGO
1985 - NATALIE KNIGHT GALLERY, JOHANNESBURG
1985 - GALLERIA IL GABBIANO, LA SPEZIA
1986 - GALLERIA IL PONTE, ROMA
1986 - CHICAGO INTERNATIONAL ART EXPO, IL PONTE, CHICAGO
1987 - EMPORIUM ARTE CONTEMPORANEA, IVREA
1987 - GALLERIA RINALDO ROTTA, GENOVA
1988 - INTERARTE, VALENCIA
1988 - GALLERIA LA LOGGIA, BOLOGNA
1988 - GALLERIA MANTRA PAOLO TONIN, TORINO
1989 - GALLERIA IL PONTE, ROMA
1990 - GALLERIA MANTRA PAOLO TONIN, TORINO
1992 - GALLERIA IL POLITTICO, ROMA
1992 - GALLERIA LE DUE SPINE, ROVERETO
1992 - PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA, TORINO
1994 - GALLERIA IL PATIO, RAVENNA
1995 - MUSEO ARCHEOLOGICO, OZIERI
1997 - FLAH ART MUSEUM (TREVI), GALLERIA BIANCA PILAT"MODERNISSIMO", MILANO
1997 - DIEM & GESSES, ADLSWIL (ZURIGO)
1998 - PALAZZO DELLA PROVINCIA – SALONI REALI- SASSARI
2001 – GALLERIA DEL PROGETTO, MOLFETTA (BA)
2001 – ALKAMAR, CATANIA
2001 - PALAZZO COMUNALE, “CARTE A CASTELMOLA”, CASTELMOLA
2002 - ARTE ALTA, “MEMORIE DEL PRESENTE”, CASTELMOLA
2002 - ART & BUSINESS, MILANO
2002 - GALERIE ARKANE, “PER ALTRI VENTI”, AJACCIO
2002 – CENTRO VOLTAIRE, CATANIA
2002 – ART’S EVENTS, “APPRODI”, TORRECUSO (BN)
2003 – GALLERIA PRATI, “APPRODI”, PALERMO
2003 – FONDAZIONE MORRA, “DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA”, NAPOLI
2004 - ACCADEMIA DI ROMANIA, ROMA
2006 - PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA, TORINO
2006 - GALLERIA OBRAZ, MILANO

Mostre Collettive
1975 - XX Rassegna Nazionale d' Arte Contemporanea, Castello Svevo, Termoli
1979 - "Nouvelles Tendences Italiennes", Macon
1979 - XXV Rassegna Nazionale d' Arte Contemporanea, Castello Svevo, Termoli
1980 - "Anabasi" Galleria Civica d' Arte Moderna (a cura di C. Benincasa), Termoli
1980 - "Metafora e struttura del fantastico" (a cura di F. Gallo), Paternò
1980 - Salon de Mai, Paris
1980 - Biennale di Venezia; Progetti speciali, " Il tempo del Museo"; Magazzini del Sale, Venezia
1981 - "Le Forme della Fantasia" (a cura di F. Gallo), Catania
1981 - "Continuo /Discontinuo" (a cura di F. Gallo e G. Pedicini), Paternò
1981 - "Taormina Fin de Siècle" (a cura di I. Mussa) Biblioteca Comunale, Taormina
1982 - "Solitaria" Galleria Soligo, Roma
1982 - "Avventura-L'incisione" Galleria Nazionale d'Arte Moderna, (a cura di I. Mussa), Rep. di San Marino
1982 - Studio Soldano, Milano
1982 - "Abenteuer: Attuali esperienze artistiche in Italia" Haus Coburg, Stadtische Galerie (a cura di I.Mussa), Delmenhorst
1982 - "Abenteuer" Istituto Italiano di Cultura, Colonia
1982 - "Un nuovo Classicismo" Palazzo Giardino, (a cura di F. Caroli, segnalato da C. Benincasa), Sabbioneta
1982 - Expo Arte, Spazio Giovani, Bari
1982 - "Avventura/opere su carta" Musei Civici (a cura di I. Mussa), Reggio Emilia
1982 - "Babele" Palazzo Comunale (a cura di C. Benincasa), Palma Campania
1983 - "Italian/Denmark Mode"; Arhus Kunstbygning Museum, Arhus (DK)
1983 - Kunstpavillonen; Esbjerg (DK)
1983 - Galleri Aegidius, Randers (DK)
1983 - "Critica ad Arte" Palazzo Lanfranchi (a cura di A.B. Oliva segnalato da F. Gallo), Pisa
1983 - "Intermezzo" Centro Tornabuoni (a cura di I.Mussa), Firenze
1983 - Arte Fiera; Galleria Rinaldo Rotta, Bologna
1983 - "Come camminare nella pittura" Planetario (a cura di I. Mussa), Trieste
1983 - "Tracce all'orizzonte" (a cura di C. Milic), Sistiana
1983 - "Mundial" Galleria Galliata, Alassio
1983 - "Come camminare nella pittura" Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo Forti, Verona
1983 - Premio Castello Svevo, Galleria Civica d'Arte (segnalato da C. Benincasa), Termoli
1983 - "Nuove Immagini Italiane" Galleria Il Ponte, Roma
1984 - "Parcours/Percorsi" Maison de la Culture (a cura di M.L. Syring), Rennes
1984 - "The New Image from Italy" Staten Island Museum, New York City
1984 - "Mostra collettiva di artisti degli anni '80" - Barocco Moderno - Basilica Romanica (a cura di I. Mussa), Serramonacesca
1984 - "Four Italian Artist" Facchetti/Burk Gallery, New York City
1985 - "Opere scelte" Galleria Rinaldo Rotta, Genova
1985 - "Sapere/Sapore: Arte in Italia dal '58 all'85" Castello Aragonese (a cura di C.Benincasa), Bacoli
1985 - Arte Fiera, Galleria Rinaldo Rotta, Bologna
1985 - "Paesaggio e paesaggio" Palazzo Ducale, Mantova
1985 - "Infinita Contemplazione" Palazzo Comunale (a cura di F. Gallo), Capo d'Orlando
1986 - Forum kunstmesse, Galleria Il Ponte, Zurigo
1986 - "L'Arte della Grafica: Anni '80", Istituto di Cultura Italiano di Madrid, Barcellona, Sevilla
1986 - "Fresh" Di Laurenti Gallery, New York City
1986 - "Il Bersagliere, i pittori" Palazzo della Regione (a cura di I. Mussa), Torino
1986 - "Index" Galleria d' Arte Moderna (a cura di F. Gallo ), Paternò
1986 - Chicago International Art Expo, Il Ponte, Chicago
1986 - "Lo specchio di Nausicaa" (a cura di C. Casorati e G. Iovane) Palazzo Farnese, Ortona
1986 - "Autori contemporanei" Galleria Rinaldo Rotta, Genova
1987 - "Aurea Apprehensio" Studio Beniamino (a cura di F. Gallo), San Remo
1987 - Espace d' Art Gambetta, Carcassonne
1987 - Chicago International Art Expo, il Ponte, Chicago
1987 - "Rivivi la tua Città" (a cura di G. Bonomi) Rocca Paolina, Perugia
1987 - "Project Against Apartheid" Galleria il Ponte, Roma
1987 - "Loups Bleus" Caves du Chapitre, Orléans
1987 - XXX Biennale Nazionale, Palazzo della Permanente, Milano
1987 - "Loups Bleus" Gieben- Biblioteca, Galerie Augenblik, Gieben
1987 - "Loups Bleus" Galleria il Ponte, Roma
1987 - "L'invenzione dell' immagine", Palazzo Chigi, Viterbo
1987 - "Astrazione e Figurazione Italiana" (a cura di I. Mussa), The Aida Gallery, Cairo
1988 - "Arco '88" Galleria Rinaldo Rotta, Madrid
1988 - "Forum" Galleria Rinaldo Rotta, Galleria Il Ponte, Amburgo
1988 - "Ubi minor ibi maior" Arco di Rab, Roma
1988 - "Inter Arte", Galleria Rinaldo Rotta, Valencia
1988 - "Blak and White" Galleria il Ponte, Roma
1988 ." Art 19 ' 88" Galleria Chisel , Basel
1988 - "Cro-Mantica", Tour Fromage (a cura di G. Iovane), Valle D' Aosta
1988 - "Il Paesaggio del Mito nell' Arte Attuale L' Immagine e il suo Fantasma", Palazzo Sanvilla (a cura di I. Mussa e A.R. Brizzi), San Daniele del Friuli
1988 - "Taormina, Omaggio a Goethe, appunti di viaggio attorno all' Arte" (a cura di I. Mussa) ex Chiesa del Carmine, Taormina
1989 - "Arco 89" Galleria Rinaldo Rotta, Madrid
1989 - "Antica Pittura- Nuovi Artisti" (a cura di I. Mussa) Galleria La Borgognona, Roma
1989 - "Biaf" Galleria R. Rotta, Barcellona
1989 - "Diptych" Aspects of Abstract and figurative art in Italy,
the Eighties (a cura di I. Mussa)
Kaopunging Taide Museo (Agosto-Settembre): Helsinki
II Biennale D' Arte (Ottobre): Istambul
Museo d' Arte Moderna (Novembre) Ankara
Museo Beer Sheva (15/DIC. -20/Gennaio 1990) Tel Aviv
1989 - "Capriccio Italiano" Centro Ausoni, Roma
1990 - "Singolare/Plurale" (a cura di F. Gallo), Galleria Contemporanea, Padova
1990 - "Presenze Contemporanee Europee" Galleria R.Rotta, Genova
1990 - "Disegno & Disegno (a cura di F. Gallo) Galleria Contemporanea, Padova
1990 - "Paesaggio italiano" (a cura di A.R. Brizzi) Galleria Agarte, Roma
1990 - "Presepi" (a cura di Paola Watts) Studio Watts, San Gemini.
1991 - "Artefiera" Galleria Rotta - Galleria Contemporanea, Bologna
1991 - "Deux ex Charta" Galleria d'arte Il Castello (a cura di F. Degasperi), Trento
1991 - "Come dentro uno specchio, l'Europa nell'arte italiana 1990-1910" (a cura di C. Benincasa), Torre Pallotta, Altomonte
1991 - "Arte '91" Galleria Contemporanea, Padova
1991 - "Lineart '91" International Art Fair, Galleria Rotta, Gent (Belgium)
1992 - "Arte Fiera" Galleria Rotta, Paolo Tonin, Contemporanea, Bologna
1992 - "Arte Roma" Palazzo dei Congressi - Paolo Tonin, Roma
1992 - "Attualissima" La più bella galleria d'Italia, Fortezza da Basso, Paolo Tonin, Firenze
1992 - "Astratto - Figurativo" Galleria Rotta , Genova
1992 - "Miramare" Paolo Tonin - Arte Contemporanea, Torino
1992 - "Contemporanea 3" Galleria Contemporanea, Padova
1993 - "Arte Fiera" Paolo Tonin, Bologna
1993 - "Attualissima" La più Bella Galleria d' Italia, Paolo Tonin, Fortezza da Basso, Firenze
1993 - "I labirinti del segno" (a cura di Janus) Tour Lépreux, Aosta
1994 - "Arte Fiera" Galleria Rinaldo Rotta, Bologna
1994 - "Attualissima" La più Bella Galleria d' Italia, Paolo Tonin, Firenze
1994 -."Premio Nazionale di pittura Rocco Di Cillo" Palazzo Comunale, Triggiano
1994 - "LineArt 94" International Art Fair, Galleria Rotta , Gent (Belgium)
1995 - "Arte Fiera" Galleria Rotta, Bologna
1995 - "La tradizione del nuovo" Villa Mimosa - Sassari (De Filippi - Martino - Passa)
1995 - "Presenze contemporanee" Galleria Rotta, Genova
1995 - "Remembering Giulietta" Sala delle Colonne, Accademia Belle Arti - Carrara
1995 - "Lapis", Palazzo"Pou Salit" , Alghero
1996 - "Arte Contemporanea - Artisti del 900 ed oggi", Galleria Rotta, Genova
1996 - "Nel teatro dell' eroe - Mitomodernismo" (a cura di Stefano Zecchi) Galleria Galliata, Alassio
1996 - "Nel teatro dell' eroe - Mitomodernismo" (a cura di Stefano Zecchi) Galleria Galliata, Piacenza
1996 - "Cancelli 96 - Una rivoluzione naturale", Cancelli (Foligno)
1996 - "Tasselli 100 x Contemporanea " GalleriaContemporanea , Bari
1996 - "Pittura a Confronto" (a cura di R. Lambarelli) Museo d' Arte Contemporanea , Ozieri
1997 - "Vedere le idee" (a cura di C. Coluccio) Galleria 8, 75 , Reggio Emilia
1997 - "Radio Tirana Fax" (a cura G. Grillo) Sala dei Templari, Molfetta
1997 – “Radio Tirana Fax" (a cura di G. Grillo) Fondazione Velija, Tirana
1997 – “Radio Tirana Fax" (a cura di G. Grillo) Sala Boccioni , Milano
1997 - "XXIV Premio Sulmona" Palazzo dell' Annunziata, Sulmona
1998 – “Art & Maggio “ Arena Puglia (a cura di M. Bonomo) Stadio della Vittoria, Bari
1998 – “ XXVI Biennale d’Arte “ Rocca Estense, San Felice sul Panaro, Modena
1999 – Galleria Rotta, “Arte contemporanea”, Genova
1999 - “Quaranta Carte” (a cura di Patricia Hovie e Luca Beatrice), Spazio Blu, Roma
1999 – “Arte & Maggio”, Luci del Paesaggio Pugliese (a cura di Toni Carpentieri e L. Cataldo), Stadio della Vittoria, Bari
1999 – “Finché c’è morte c’è speranza", Trevi Flash Art Museum, Trevi
1999 – “Se una notte d’inverno un viaggiatore” (a cura di Giandomenico Semeraro), La Corte arte contemporanea, Firenze
1999 – “Encontres” (a cura di R. Lambarelli), Palazzo Comunale, Alghero
2000 – “Finché c’è morte c’è speranza", Pio Monti, Roma
2001 – “Amici miei”, Trevi Flash Art Museum, Trevi
2001 –"XXVI Biennale d’Arte”, San Felice sul Panaro, Modena
2001- “Segni del silenzio: l’immaginario della Daunia antica nel contemporaneo" (a cura di L. Cataldo), Museo Nazionale, Manfredonia
2001 – “Intenso-Essenziale”, Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea (46° edizione), Civica Galleria d’Arte Contemporanea, Termoli
2001 - “Maestri italiani contemporanei: opere d’arte del XX secolo alla Farnesina", Ministero Affari Esteri, Roma
2002 – “Arte/Alta”, Castelmola
2002 – Galleria d'Arte Moderna, Paternò??2002 – “Il segno della guerra” (a cura di S. Papetti e C. Bachetti), Galleria d'Arte Contemporanea Osvaldo Licini, Pinacoteca Civica, Ascoli Piceno
2003 - “Maestri italiani contemporanei: opere d’arte del XX secolo alla Farnesina", Ministero Affari Esteri, Roma
2003 - “Pittura e Scultura dal 1950 ai giorni nostri", Museo d'Arte Contemporanea FLM, Banari
2003 - “Fine Novecento", Palazzo Tiranni - Castracane, Città di Cagli
2004 - “Calendario 2004", Art's Event's, Torrecuso (BN)
2004 - “Venature", Palazzo della Frumentaria, Sassari
2004 - “INFECTION", Art Concept, Norinberga
2004 - “Confronto di generazioni 2°", Martino e Cinque (a cura di A. Zanella), Villa Las Tronas, Alghero
2004 - “International Exibition" Biennale , Sharjah Art Museum, United Arab Emirates
2005 - “Bologna Flash Art Show", "Amici miei" Galleria Placentia, Pio Monti Bologna
2005 - “The Port of Ellenism", State Museum of Contemporary Art, Salonicco, Grecia

BIBLIOGRAFIA
Berenice, Nicola Maria Martino , "Paese Sera" 3.5.73
Cesare Vivaldi, Macondo Catalogo Galleria Soligo, Roma 1976.
Maurizio Aschelter, "Koiné" n.2, Giugno 1976.
Giuseppe Gatt, Illusioni Folli Catalogo , Milano-Roma-1978.
Carmine Benincasa, Nicola Maria Martino, "Corriere della Sera" 8.2.1979.
Berenice, Martino pescatore di Nemesis, "Paese Sera" 19.2.1979.
Carmine Benincasa, 5 Storie 5 Artisti, "Corriere della Sera" 27.12.1979.
Carmine Benincasa, La tavola di Paro, Scritti sull'arte contemporanea, Elettra Editrice, 1979.
M. Aschelter, R. Siena, C. Vivaldi Panta Rei, Catalogo N.R.A. Paris, 1980.
Cesare Vivaldi, Sui tre temi tutto scorre, "Giornale di Sicilia" 12.2.1980.
Lucio Barbera, Gli ideogrammi di Martino, "Gazzetta del Sud" 17.4.1980.
Carmine Benincasa, Anabasi, Dedalo libri 1980.
Francesco Gallo, Tempus ludi: tempo perduto e rievocato, Catalogo Metafora e struttura del fantastico, 1980.
Carmine Benincasa, Skirà annuel '70/80, Edition Skirà Genève 1980.
Francesco Gallo, Genesi, Catalogo Galleria Le Arti, 1980.
Cesare Vivaldi, Bolaffi 1981.Catalogo segnalati
Italo Mussa, Grande Mare, Edizioni Soligo, Roma 1981.
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